La digitalizzazione in corso sta cambiando industria e società con l’introduzione e l’adozione di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale e sui processi digitali. In tale ottica si integrano lavoro umano e sistemi informatizzati di altissimo livello, dirigendosi verso spazi in cui operano cyber system e nuove professioni.
Le reti 5G fra non molto apparterranno al passato, grazie alle attuali ricerche sulla futura generazione di reti mobili, il 6G. Una nuova sfida tecnologica per connettere end-to-end gli utenti elevando lo standard dei processi digitali cibernetici.
Il progetto che vuole rivoluzionare ulteriormente le reti industriali è opera di Deterministic6G. Consorzio di ricerca e sviluppo da quasi 6 milioni di euro il cui capofila è Ericsson, azienda tra i principali fornitori di ICT, e pone al centro dell’opera la comunicazione deterministica. Quindi offre la garanzia di una comunicazione industriale dall’affidabilità certa e dalla capacità di veicolare le informazioni tra le reti 6G e le TSN, Time Sensitive Networking. Ne abbiamo parlato con gli esperti di Cignoli Elettroforniture.
Deterministic6G: cosa è
Cos’è il sistema Deterministic6G? In che modo potrà integrarsi con le reti industriali? Si tratta di una tappa indispensabile nell’automazione industriale, nei trasporti e nell’intrattenimento, perché consente di sviluppare il concetto di comunicazione deterministica priva di ritardi comunicativi e che oggi è precluso alle odierne reti. Queste ultime si fondano su un approccio diverso e sulla metodologia ethernet, vale a dire tramite router e switch, trasmettendo informazioni da un dispositivo all’altro e, durante tale passaggio, si presentano alcuni ritardi tradotte in latenza. Si parla di millisecondi che in ambiente industriale si traduce nella necessità dell’utilizzo di protocolli come Profinet IRT: questi garantiscono latenze certe in base alla temporizzazione dei disposivi coinvolti nel passaggio dei dati.
Il valore del progetto Deterministic6G si evince anche dal tipo di partner che, accanto a Ericsson, partecipano alla ricerca e fanno parte del consorzio. Oltre 8 istituti e aziende come Iuvo e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno unito le proprie forze e le proprie risorse per creare la prossima, generazione di reti mobili.
Iuvo, company dell’Istituto di BioRobotica della Scuola pisana Sant’Anna, e la scuola stessa sono ora impegnati nella creazione di un “use case” per ottenere risultati misurabili e avere un “precedente” a disposizione da analizzare. Si tratta di applicare le reti 6G alla robotica indossabile valutando tutti i requisiti del caso, sia dal punto di vista tecnico-funzionale, sia di resa, di performance e di impatto socio-economico.
Il futuro delle reti industriali
L’introduzione del 6G nelle reti industriali rappresenterà uno sforzo di portata notevole verso performance sempre più perfezionabili.
Il focus del progetto Deterministic6G è dato dal tipo di interazione tra le reti 6G e le reti TSN, Time Sensitive Networking, perché il 6G wireless può risultare fortemente variabile e in modo imprevedibile. Tale instabilità rappresenta un aspetto incompatibile con il TSN e il motivo per cui i ricercatori sono all’opera per superare tale ostacolo.
Al momento la soluzione oggetto di studio prevede l’utilizzo di una combinazione di trasmissioni wireless e algoritmi sofisticati e in apprendimento costante, al punto da portare la trasmissione 6G a una latenza deterministica.
Oltre a ciò Deterministic6G vuole affrontare anche il nodo della maggior sicurezza della rete, della sua totale affidabilità nel passaggio delle informazioni, della sincronizzazione temporale, della correlazione dei nodi computazionali in tutte le strutture 6G. Nonché dell’importanza di riformare le reti del futuro alle novità che si prospettano in modo da assicurare il funzionamento delle applicazioni.
La risoluzione di tali problematiche costituirà le fondamenta della tecnologia 6G adattabile a qualsiasi scenario anche il più articolato, nonchè rappresenterà un asset fondamentale per l’automazione industriale.
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