Caratteristiche e impieghi degli apparecchi elettromedicali

Gli elettromedicali sono apparecchi elettrici contenenti una porzione applicabile al corpo e in grado di trasferire energia da oppure verso il paziente, che vengono utilizzati come supporti necessari per formulare diagnosi e per monitorare lo stato di salute.

A questa ampia categoria di dispositivi appartiene una svariata gamma di strumenti, che vanno dai semplici termometri e pulsossimetri domestici fino a più complicate apparecchiature impiegate soltanto in ambito ospedaliero.

Anche gli strumenti per aerosol, gli sfigmomanometri, gli inalatori termali, gli apparecchi per ionoforesi, per magneto-terapia e per ultrasuoni e gli elettro-stimolatori sono elettromedicali di largo impiego.

Il loro compito è quello di controllare determinati parametri corporei misurabili attraverso variazioni di energia elettrica, per fornire i dati più utili alla diagnosi.

Un utilizzo domestico di simili apparecchiature permette di prevenire numerosi disturbi, che potrebbero degenerare e cronicizzarsi nel tempo provocando l’insorgenza di patologie anche gravi.

Avere l’opportunità di monitorare periodicamente il proprio stato di salute, infatti, consente di identificare stati di criticità e quindi di impostare un adeguato piano terapeutico.

Gli apparecchi elettromedicali sono quindi supporti indispensabili sia nella pratica clinica che per uso domestico.

Quali sono gli apparecchi elettromedicali?

Gli elettromedicali sono dispositivi medici forniti di non più di una connessione verso una rete di alimentazione che ne consente il funzionamento.

Si tratta di strumenti dedicati alla diagnosi, alla sorveglianza e al trattamento del paziente, le cui principali tipologie sono:

• termometri elettrici,

che servono per rilevare alterazioni della temperatura corporea e che possono essere usati tranquillamente anche dal paziente senza nessuna supervisione da parte medica.
Il loro impiego prevede soltanto un corretto posizionamento dell’apparecchio in una parte del corpo (in zona sotto-ascellare, all’interno dell’apertura anale, sulla fronte oppure all’interno del padiglione auricolare);

• pulsossimetri,

che permettono di valutare il grado di saturazione di ossigeno nel sangue (sono infatti conosciuti anche col nome di “saturimetri”) per evidenziare eventuali carenze di ossigenazione collegate a numerosi disturbi respiratori.
Per utilizzarli è sufficiente inserire un dito (solitamente il medio) all’interno della clip di cui sono costituiti e poi attendere la rilevazione del dato;

• sfigmomanometri,

formati da una fascia di materiale morbido e flessibile che deve essere allacciata intorno all’avambraccio sinistro del paziente (mantenendolo a riposo) e che è collegata a una base elettrica in grado di misurare, dopo insufflazione di aria, i valori di pressione arteriosa (massima e minima), le pulsazioni (frequenza cardiaca) e l’eventuale insorgenza di extrasistoli;

• aerosol,

si tratta di dispositivi finalizzati all’inalazione di farmaci e sostanze nebulizzate che, attraverso una mascherina collegata a un tubo flessibile, consentono l’ingresso dei composti nelle narici oppure nel cavo orale.
In questo modo gli elementi attivi entrano direttamente a contatto con l’organismo per curare tempestivamente i disturbi;

• elettro stimolatori,

che possono venire utilizzati soltanto da medici e paramedici e che servono per trasmettere un impulso elettrico verso organi non funzionanti correttamente, soprattutto cuore oppure muscoli.
Il principale presupposto per garantire un funzionamento adeguato è quello di calibrare la loro potenza, dato che le scariche elettriche penetrano direttamente negli organi;

• polisonnigrafo,

che permette di monitorare le alterazioni fisiologiche del soggetto durante il sonno, per scoprire apnee notturne, russamento patologico oppure altri disturbi legati al riposo notturno;

• apparecchiature per ionoforesi, magneto-terapia, TENS e ultrasuoni,

sono strumenti gestiti soltanto da professionisti qualificati che richiedono competenza ed esperienza e che pertanto possono essere impiegati soltanto in ambienti protetti (ospedali, ambulatori).

Importanza degli apparecchi elettromedicali

L’importanza degli apparecchi elettromedicali è evidente in quanto, grazie al loro utilizzo, è possibile identificare numerose patologie fin dalle fasi iniziali, evitando un aggravamento delle condizioni di salute del paziente.

In alcuni casi si tratta di veri e propri salvavita, come per quanto riguarda gli elettro-stimolatori.

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