Garantire il bonus anche agli insegnanti precari significa garantire parità di diritti al personale docente
Da circa un anno a questa parte sono stati già avviati migliaia di ricorsi per far sì che venga riconosciuto il vantaggio economico anche per i docenti con supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche. In molti di quelli che potrebbero essere interessati, pur essendo venuti a conoscenza dell’iniziativa, non hanno ancora fatto richiesta di partecipazione data la frammentarietà delle informazioni o delle voci che si susseguono senza fonte certa e senza un effettivo riscontro nei fatti. Sarà opportuno, quindi, delineare la situazione che si sta venendo a creare nel panorama legale riguardo la possibilità di recuperare i 500 euro derivanti dal contributo.
QUALI SONO LE MOTIVAZIONI DEL RICORSO
Il beneficio per gli insegnanti è un supporto che può essere potenzialmente assegnato ad un’ampia categoria di docenti che, conformemente alle sentenze emesse da tutti i tribunali italiani in funzione di Giudice del Lavoro, include anche il supplente. Attualmente è ormai di dominio pubblico la sempre crescente presenza di insegnanti che beneficeranno del bonus, istituito in origine dal decreto legge sulla buona scuola e previsto solo per gli insegnanti di ruolo. Con una sentenza della Corte di Cassazione che ha di fatto rimosso i limiti imposti dalla Legge 107 del 2015 e stato dato l’avvio ad una stagione di ricorsi data una consolidata giurisprudenza che riconosce parità di diritti per il personale docente con mansioni e responsabilità del tutto equiparabili.
COME PROCEDERE CON IL RICORSO
Richiedere la carta elettronica del docente, tuttavia, non è ancora una prassi semplice e immediata per chi non rientra nei requisiti richiesti dalla legge ancora in vigore. Attualmente tra la numerosa schiera di precari, coloro ai quali è riconosciuto il bonus d’ufficio figurano soltanto i supplenti con contratti al 31 agosto. Quest’ultimi, per l’appunto, sono stati inseriti tra il beneficiare della misura grazie alla procedura salva-infrazioni emanata nell’agosto del 2023. Per gli altri, invece, nonostante il passaparola che si è diffuso tra i corridoi degli istituti scolastici, non è sufficiente inviare una diffida tramite raccomandata. Le richieste cadono nel vuoto dato che il Ministero non possiede i mezzi per ottemperare alle migliaia di domande inoltrate in tale modalità. Sarà indispensabile, quindi, partecipare al Ricorso carta docente.
COME PARTECIPARE AL RICORSO
È opportuno specificare cosa significa partecipare ad un ricorso come quello per il recupero della carta docente. In passato, infatti, si sono diffuse molte vertenze collettive volte al riconoscimento dei diritti degli insegnanti, spesso, riguardanti il riconoscimento del punteggio o per la partecipazione a concorsi. Per quel che riguarda invece la carta docente, si tratta di una causa individuale presso il Giudice del Lavoro. È necessario pertanto essere assistiti da un legale affidandogli la procura per la difesa in Tribunale.
Giustizia Scuola, Studio Legale da anni impegnato nella difesa dei diritti degli insegnanti e del personale ATA, fornisce il proprio supporto a coloro che vorranno procedere con il recupero delle somme spettanti per gli anni di servizio svolti con contratto a tempo determinato. Il team di legali metterà a disposizione dei propri assistiti tutta la propria conoscenza in materia di ricorsi scolastici e i propri servizi al fine di raggiungere l’ottenimento dei 500 euro per ogni anno scolastico recuperabile.
QUAL È L’OBIETTIVO DEL RICORSO
L’obiettivo del Ricorso sarà, infatti, quello di far riconoscere ai docenti il Bonus volto all’aggiornamento e alla crescita professionale di tutti i docenti. Sarà pertanto possibile recuperare fino ad un massimo di 2.500 €, considerando la prescrizione quinquennale che per quest’anno in corso parte dal periodo precedente all’anno scolastico 2019/2020. L’importo accreditato può essere utilizzato per acquistare strumentazione tecnologica, partecipare a corsi di aggiornamento professionale e corsi accademici, ma la carta elettronica offre anche la possibilità di acquistare biglietti per cinema, teatro e musei.