Se sei appassionato di fotografia e vuoi diventare un fotoreporter devi sapere che questa professione è molto di più di un semplice “saper scattare foto”.
Il fotoreporter infatti si distingue dal “normale” fotografo poiché con le sue immagini racconta la narrazione di un evento reale, quindi lo si può definire anche fotogiornalista.
Ma cosa significa esattamente? E il fotogiornalismo cos’è?
Ecco tutto ciò che c’è da sapere su questa professione e come intraprendere la strada per diventare un fotoreporter di successo.
Cosa fa il fotoreporter?
Come anticipato prima c’è una grande differenza tra un semplice fotografo e un fotoreporter. Il primo in genere si specializza in una categoria ad esempio eventi, still life, e-commerce ecc, mentre l’altro si occupa di cronaca.
Il fotoreporter infatti racconta un evento di cronaca attraverso le proprie immagini, da qui ne deriva il nome che significa proprio riportare una storia, il che è ben diverso da uno storytelling dove le storie sono inventate.
Proprio per questo il fotoreporter in genere è anche iscritto all’albo dei giornalisti, mentre il fotografo classico no. Può essere definito fotoreporter sia chi fa servizi fotografici che vengono pubblicati sulle riviste di settore o i quotidiani, sia chi invece accompagna proprio il cronista sul luogo dell’evento da raccontare.
Tra i fotogiornalisti famosi troviamo nomi come Caio Mario Garrubba, Robert Capa, Horst Faas ecc, ma basta solo saper scattare e avere il tesserino da giornalista per ritrovarsi un giorno in questa lista? La risposta è no, un buon fotoreporter deve capire che sta raccontando qualcosa ad un pubblico e deve farlo nel migliore dei modi.
Cosa studiare per diventare fotoreporter?
Per diventare un fotoreporter professionista devi non solo avere padronanza dell’utilizzo della macchina fotografica ma anche approfondire alcuni argomenti necessari.
In primis bisogna ben conoscere la storia della fotografia documentaristica e studiare a fondo i fotoreporter più famosi e i loro scatti.
Anche approfondire le tecniche di scatto e i vari tipi torna utile soprattutto perchè le immagini scattate da un fotoreporter non sono posate ma in movimento.
Un altro punto a favore è dato dalla conoscenza della strumentazione adatta.
Oltre a sapere ben utilizzare la propria reflex un fotoreporter deve essere anche molto abile nella post produzione, utile a rendere l’immagine perfetta.
Infine bisogna studiare anche il come comunicare con le immagini. Il fotoreporter infatti con i propri scatti punta su una comunicazione profonda, di impatto, e per raggiungerla bisogna sperimentare tanto e trovare il proprio stile.
Un buon corso di fotogiornalismo potrebbe essere l’ideale per una formazione mirata nel settore.
A Roma e Napoli, DAM Academy offre un corso triennale che assegna 180 crediti ECTS, validi a livello internazionale. Questo programma di studi entusiasmante combina lezioni pratiche (in sede) e online, fornendo una formazione completa su teoria e tecniche pratiche per diventare un fotografo professionista.
Oltre al corso triennale, è disponibile anche un corso annuale regionale certificato, che permette di apprendere l’arte della fotografia dai migliori professionisti e di trasformarla in una carriera. Questo percorso formativo, altamente pratico e concreto, rilascia una qualifica professionale riconosciuta.
Per chi ha impegni lavorativi e meno tempo a disposizione, c’è un’opzione di studio più flessibile e pratica. Si tratta di un corso base, incentrato sulla pratica, con docenti esperti fotografi. Questo corso, che si tiene il sabato, è organizzato in moduli che coprono sia la sala di posa che la sala di grafica per la post-produzione, per un totale di 90 ore.
Come diventare fotogiornalista
Se ti stai chiedendo come diventare fotoreporter di guerra o di cronaca troverai la risposta proseguendo la lettura.
È necessario chiarire bene questo aspetto: non esiste in Italia un albo dei fotografi o dei fotoreporter, l’unica distinzione a livello “burocratico” tra le due categorie è che il fotogiornalista è iscritto all’albo dei giornalisti. Il fotoreporter infatti può lavorare da solo come freelance oppure affiancare un giornalista sul campo o vendere i suoi scatti alle testate giornalistiche.
In sintesi quindi ci sono due strade da poter intraprendere: diventare giornalista e a questo affiancare la passione per la fotografia (o viceversa), oppure occuparsi soltanto del fotoreportage.
È possibile quindi formarsi o con un corso di fotogiornalismo all’Università oppure con dei master di fotogiornalismo. In genere le facoltà che li propongono sono quelle di fotografia poiché per diventare giornalista invece non ci sono dei corsi universitari ma piuttosto delle scuole apposite. Solo dopo aver effettuato regolare attività giornalistica per un tot. di tempo è possibile iscriversi all’albo dei giornalisti.
Laddove non si volesse invece frequentare l’Università, ci sono tantissime accademie private che offrono dei corsi di foto reportage e fotogiornalismo da poter valutare. Risulta una scelta interessante poiché le scuole private in genere sono maggiormente dotate dell’attrezzatura professionale e soprattutto grazie a progetti e workshop, a differenza dell’Università, si ha modo di effettuare tanta pratica sul campo, esperienza di fondamentale importanza per un fotoreporter.