I disturbi temporo mandibolari, o DTM, sono condizioni che riguardano l’omonima articolazione, la cui funzione è quella di collegare la mascella all’osso temporale del cranio. Possono inoltre coinvolgere i muscoli masticatori.
L’insorgenza di un disturbo temporo mandibolare in età pediatrica può essere causata da diversi fattori. È importante identificare e curare queste condizioni precocemente. Una corretta diagnosi e una terapia coerente al disturbo identificato sono infatti fondamentali per evitare ripercussioni future e per migliorare la qualità della vita del giovane paziente. Ne abbiamo parlato insieme al Dottor Gola che svolge la sua attività come dentista a Pavia.
Disturbi temporo mandibolari nei bambini: cosa sono e come si manifestano:
I disturbi temporo mandibolari nei bambini vengono divisi in diverse categorie. Possono consistere in:
- Disfunzioni dei muscoli della mascella;
- Problemi legati all’articolazione;
- Alterazioni di natura scheletrica.
Uno dei sintomi più frequenti di un disturbo temporo mandibolare è la sensazione dolorosa avvertita nella zona della corrispettiva articolazione; questa può irradiarsi in tutto il viso e coinvolgere anche l’orecchio e il collo.
Il piccolo paziente può sentire un dolore acuto o persistente che potrebbe aumentare durante le attività quotidiane che coinvolgono la mandibola, come mangiare o parlare. I bambini sperimentano dunque difficoltà nella masticazione: aprire e chiudere la bocca diviene difficoltoso e spesso avvertono clic o scrosci durante i movimenti mandibolari.
A volte i sintomi possono estendersi ad altre zone. Tra i più frequenti:
- Acufeni e ronzii;
- Abbassamento dell’udito;
- Dolore agli occhi e alterazione della vista;
- Alterazioni posturali;
- Formicolii a mani e braccia;
- Giramenti di testa e perdite di equilibrio.
Le cause dei disturbi temporo mandibolari nei bambini sono molteplici. Tra le principali si ricordano:
- Malocclusioni dentali, che comportano uno sbilanciamento nella posizione dei denti;
- Lesioni o traumi a mascella e/o mandibola;
- Problemi di postura;
- Stress emotivo;
- Cattive abitudini, come ad esempio succhiarsi il pollice o mangiarsi le unghie;
- Bruxismo.
Indipendentemente dalla causa, i disturbi temporo mandibolari hanno varie ripercussioni sulla qualità della vita del bambino, che può, mostrarsi irritabile, affaticato e provare difficoltà a concentrarsi e a dormire.
Disturbi temporo mandibolari nei bambini: diagnosi e trattamento:
La diagnosi dei disturbi temporo mandibolari nei bambini è spesso resa difficoltosa dal fatto che la sintomatologia descritta è comune a quella di altre condizioni. Se si sospetta un DTM è però importante valutare una visita presso un dentista specializzato in gnatologia, così da procedere con una valutazione accurata. Anche l’intervento di un osteopata può favorire la diagnosi di un disturbo all’articolazione temporo mandibolare.
Il processo diagnostico si basa sulla storia medica del bambino e su un esame fisico. A seconda dell’esito potrebbero essere richiesti altri esami più specifici, come radiografie o risonanze magnetiche, così da valutare dettagliatamente lo stato dell’articolazione e delle strutture adiacenti.
Il trattamento è correlato alla tipologia di disturbo temporo mandibolare riscontrato, ai sintomi manifestati dal paziente e alla gravità del caso. In quelli più lievi si adottano approcci conservativi come la terapia fisica, che può includere esercizi di rilassamento muscolare, massaggi o manipolazioni dell’articolazione temporo mandibolare per migliorarne la funzione. Altrettanto importante è aiutare il bambino a cambiare abitudini di vita se si succhia il pollice o si morde le unghia. In alcuni casi, specie quando la causa primaria è lo stress, è opportuno ricorrere al bite. In questo modo si rilassa la muscolatura e si evita il digrignamento dei denti, favorendo il riallineamento mandibolare.
Se il quadro clinico è più complesso potrebbe essere invece necessaria una consulenza ortodontica o chirurgica. L’ortodontista può scegliere di ricorrere all’uso di apparecchi o allineatori, magari optando per una soluzione di ortodonzia invisibile. Se invece ci si trova in presenza di dislocazioni o alterazioni strutturali dell’articolazione temporo mandibolare, potrebbe invece rendersi necessario un intervento chirurgico, volto al ripristino della naturale funzionalità della mandibola.
Leggi anche l’articolo: Impianti HVAC: come funzionano e vantaggi